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1) Dizion. 4° Ed. .
ESEMPLO, e ESSEMPLO.
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ESEMPLO, e ESSEMPLO.
Definiz: E così pure molti de' suoi derivati si trovano usati da' buoni scrittori nell'un modo, e nell'altro. Azione virtuosa, o viziosa, che ci si para davanti per imitarla, o per isfuggirla. Lat. exemplum. Gr. παράδειγμα.
Esempio: Bocc. introd. 15. Avendo essi stessi, quando sani erano, esemplo dato a coloro, che sani rimanevano, quasi abbandonati per tutto languieno.
Esempio: E Bocc. 51. Acciocchè io prima esemplo dea a tutte voi.
Esempio: G. V. 9. 184. 4. E di ciò avemo fatto menzione, ec. per esemplo per l'avvenire.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 38. 25. Or il mio Iesù contemplo, Seguitando il suo essemplo.
Definiz: §. I. Per Uno de' mezzi, con che pruovano i rettorici, o i filosofi. Lat. exemplum.
Esempio: But. Esemplo è color rettorico, come dice Tullio.
Esempio: Dant. Par. 1. Trasumanar, significar per verba Non si poría, però l'esemplo basti.
Esempio: Tes. Br. 8. 53. Essemplo è quello argomento, che mostra alcuna simiglianza nelle cose per lo detto, e per lo comandamento, che l'uomo truova ne' libri de' savi.
Esempio: Cas. lett. 75. Contentansi di provar quello, che dicono sanza persuadere, come per esemplo.
Definiz: §. II. Per Modello, Esemplare. Lat. exemplar, forma. Gr. τύπος.
Esempio: Petr. son. 126. In qual parte del cielo, in quale idea Era l'esemplo, onde natura tolse Quel bel viso leggiadro?
Esempio: Dant. Purg. 32. Come pintor, che con esemplo pinga, Disegnerei, com'io m'addormentai.
Esempio: Maestruzz. 2. 51. L'esemplo della quale iscrittura il giudice è tenuto di darlo allo scomunicato.